NewsRicalcolo Pensione Militare

07/05/2014

A causa di un errore di calcolo dell’INPS, le pensioni del personale militare sono inferiori a quanto previsto dalla legge. Abbiamo riscontrato questi errori di calcolo nel 100% dei nostri ricorrenti: a chi ha servito il nostro Paese spettano non solo maggiori entrate per il futuro ma anche gli arretrati.

Per coloro che abbiano prestato servizio presso un corpo militare, al momento del pensionamento viene applicata un’aliquota contributiva parti al 35,9% a fronte di quella prevista dall’art. 54 del D.P.R. 1092/1973, ai sensi del quale, il personale militare che abbia maturato, al 31 dicembre 1995, non meno di 15 e non più di 20 di servizio utile a pensione, debba vedersi applicata l’aliquota pensionistica pari al 44%.

TIPOLOGIA DI RICORRENTE
Personale militare arruolatosi la cui pensione sia stata liquidata con il sistema misto dall’INPS ex INPDAP, e che, alla data del 31 dicembre 1995 vantasse un’anzianità contributiva compresa tra i 15 e i 20 anni – possiedono tale requisito coloro che si siano arruolati, orientativamente, negli anni 1981, 1982 e 1983.
NB: Il possesso dello status di militare deve sussistere al momento dell’arruolamento, e non per l’intera carriera. Ciò comporterà, per esempio, che potranno agire anche coloro che si siano arruolati nel disciolto corpo delle guardie di pubblica sicurezza (oggi Polizia di Stato) in un momento antecedente al 25 giugno 1982.
Possono partecipare all’azione:

carabinieri,
marina militare,
polizia di Stato*,
polizia penitenziaria,
vigili del fuoco,
areonautica,
esercito,
forestale,
guardia di finanza.
* se arruolati prima del 25 giugno ’82

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