Triplice vittoria al T.A.R. del Lazio, che con sentenze nn. 7538/2020, 7566/2020 e 7803/2020 ha accolto i nostri ricorsi finalizzati al riconoscimento in Italia delle qualifiche professionali conseguite in stato estero, in attuazione della Direttiva 2005/36/CE.
Nel caso di specie i ricorrenti, tutti cittadini italiani in possesso di titoli di abilitazione all’insegnamento conseguiti in Romania, avevano impugnato i provvedimenti di rigetto da parte del Ministero dell’Istruzione sulle istanze ex D.lgs n. 206/2007 presentate per il riconoscimento in Italia del relativo titolo professionale, essendo requisito indispensabile ai fini dell’accesso alle carriere dei docenti della scuola secondaria.
Dopo una lunga vicenda processuale, che ha richiesto anche l’intervento del Consiglio di Stato (ord. N. 581/2020), le sentenze del T.A.R. hanno finalmente sancito l’illegittimità del diniego opposto dal Ministero, con conseguente annullamento degli atti e provvedimenti impugnati, e segnano dunque un radicale cambio di passo rispetto al precedente orientamento giurisprudenziale, muovendo nella direzione del pieno riconoscimento in Italia delle abilitazioni all’insegnamento conseguite all’estero e della puntuale attuazione della Direttiva 2005/36/CE.