Con sentenza n. 3140/2025 del 15 luglio 2025, il Tribunale del Lavoro di Napoli Nord ha accolto il ricorso presentato nell’interesse di una docente, annullando la sanzione disciplinare conservativa della censura inflitta dal Dirigente scolastico per asserita negligenza nella gestione dei registri dei verbali del Consiglio di Classe.
La sanzione era stata comminata a seguito di un controllo interno effettuato dal Dirigente scolastico, il quale aveva rilevato la mancata allegazione, nel registro di una classe quinta, di un verbale del Consiglio di Classe redatto dalla docente in qualità di segretaria.
Ritenendo illegittima la sanzione inflittale, la docente ha adito con ricorso il Tribunale di Napoli Nord sostenendo: l’assenza di dolo o colpa grave; il carattere meramente materiale dell’errore; la mancanza di qualsiasi danno concreto all’istituto scolastico; la non riconducibilità del fatto ad alcuna violazione disciplinare tipizzata; la non proporzionalità della sanzione rispetto al fatto contestato.
Con la sentenza in commento il Tribunale, ritenendo fondate le argomentazioni difensive illustrate con il ricorso, lo ha totalmente accolto rilevando che: “Il comportamento non rientra nelle condotte tipicamente previste quali illeciti disciplinari… Anche laddove si volesse ritenere che il comportamento posto in essere sia genericamente contrario ai doveri inerenti al servizio, difetterebbe comunque il requisito della proporzionalità.”
La decisione conferma l’importanza di un corretto bilanciamento tra la tutela dell’efficienza dell’amministrazione scolastica e il rispetto dei diritti dei lavoratori, che non possono essere puniti per fatti privi di reale gravità.
